lunedì 27 febbraio 2012

I canali di Amsterdam, e non solo

Che cosa mai ci faranno gli olandesi con tutti questi canali sparsi su tutto il territorio?
 All'inizio della mia avventura nei Paesi Bassi credevo fossero solanto un modo per poter abbellire e rendere piu carina le città, ed in effetti un quel tocco assoluto di fascino riescono a trasmetterlo. Assaporare una fresca birra olandese (o belga a scelta) seduti lungo un canale in una giornata estiva riscaldati dai caldi raggi solari, non ha assolutamente prezzo. Cosi come non ha prezzo oppure provare la sensazione di brivido nel bere una birra seduti ad un tavolino su un canale ghiacciato (Leiden docet, nella foto il canale ghiacciato adiacente ad Hoogstraat).

 
 Pensare una Amsterdam senza i canali sarebbe letteralmente improponibile. Eppure c'è da pensare che in passato agli inizi del '900 e addirittura in una folle proposta comunale del 1955, si era pensato di coprire i canali per risolvere deinitivamente i problemi del traffico, togliendo spazio all'acqua per renderlo alle auto e allo smog...grazie alla visione futuristica, e per una scelta sensata tutto ciò non è stato realizzato. Qualcuno addirittura la descrive come una Venezia del NORD Europa...ma oltre i canali ci vedo poco in comune.

 Per far capire la proporzione basta pensare che la sola Amsterdam ha ben 1281 ponti che attraversano i canali d'acqua. Tra l'altro Amsterdam risulta essere la città olandese con il più alto numero di canali al suo interno, mentre al secondo posto di questa classifica c'è Leiden.
I piu popolari, che per chi sia stato almeno una volta in visita nella città olandese ha sicuramente attraversato, potrebbero essere lo Herengracht, ( heren=signori, gracht = canale), Keisersgracht ( il canale dell'Imperatore) , e il famoso Prinsengracht (canale del Pincipe) dove al numero 263 c'era il famoso rifugio-nascondiglio di Anne Frank durante la persecuzione Nazista. Questi tre canali sono stati ideati agli inizi del '600 da una proposta dell'umile carpentiere Handrik Staets, che propose un sempice progetto di aggiungere tre canali intorno al centro storico della città, e quindi utilizzare la terra rimossa durante gli scavi per ricavare aree fabbricabili. Ogni canale doveva essere largo esattamente 25 metri, profondo 2,1 metri e i terreni da costruzione tra un canale e l'altro larghi esattamente 30 mt.
Geniale progetto urbanistico, risolse allo stesso tempo il problema della bonifica di quell'area paludosa, il problema dei trasporti, ovviamente i canali erano e sono tutt'oggi navigabili, ed il problema della costruzione di nuovi edifici. I primi ad occupare ed a costruire furono il cuore pulsante dell'economia olandese di quel secolo, i commercianti-mercanti. Nell'epoca d'oro delle colonie olandesi, i canali divennero le vie pricipali attraverso cui le merci, giunte al porto, si distribuivano ai magazzini dei diveri mercanti.

Quello che pochi sanno è che l’acqua dei canali, viene mantenuta a livello costante e "dignitosamente" pulita da un particolare sistema di 16 chiuse che ogni notte vengono aperte e poi abbassate, cosi da poter rinnovare completamente la qualità dell'acqua.

 Diventano anche un luogo di cultura. Tutti gli anni nella seconda metà d'Agosto, sul canale Prinsengracht si tiene, un affascinate "concerto galleggiante". Tutta la navigazione del canale viene interrotta, e viene ormeggiata in acqua una piattaforma di legno su cui siede l'orchestra. Il canale si riempie di imbarcazioni, cosi le strade le persone si affollano nelle strade, sui ponti per poter ascoltare la musica e vedere l’orchestra suonare.
Nel 2010 i canali di Amsterdam sono divenuti Patrimonio dell’Umanità Unesco.
  
I canali hanno inoltre una funzionalità vitale per l'esitenza stessa dei Paesi Bassi, perchè sono parte integrante dei Polder...ma di questo ce ne sarà modo di parlarne.

Tutt'oggi nel passeggiare per questi incantevoli canali si resta a bocca aperta, esterefatti soprattutto quando si notano quelle case cosi inclinate con la loro imponente facciata, sembrano quasi umilmente inchinarsi al perenne passaggio dell'acqua.

 Leiden


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